di nuovo quelle lettere polverose
sparse sulla macchina da scrivere
nonno
e sulla carta carbone bucata
una parola iniziata e non finita
sferraglia sussurra nel indaco
si stanno perdendo le lettere
non s’uniscono in parole che sia di qualsiasi
gradazione quel che abbiamo chiamato senso
immobile ormai
la battuta non arriva a segno
la lettera graffiata sui tasti
darebbe vita alla mia
ti darei ogni seconda battuta
del mio cuore
so che non sei nel cortile sì lo so anche
che ti sei sparpagliato nelle pareti
come il monito quando mi dovevi rimproverare
rimproverami anche ora così come sempre
lo dovevi fare
potresti rimanere
spartiamoci un altro po’ di parole
dammi una lettera e anche se a finire no
avrò vissuto e muoio il tuo pensiero