Ungaretti, Giuseppe: Quiete
Quiete (Olasz)L'uva è matura, il campo è arato,
si stacca il monte dalle nuvole.
Sui polverosi specchi dell'estate caduta è l'ombra,
tra le dita incerte il loro lume è chiaro, è lontano.
Colle rondini fugge l'ultimo strazio.
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