In ricordo di H. G.
Il ratto del crepuscolo è già sgusciato
fuori con i denti taglienti rompe
il guscio di noce del Sole e con la coda
spazza via i fil di paglia - raggi di luce
come i battenti di un armadio per i vestiti
si spalancano quelli della notte dove
i mantelli di Dio venuti a noia e dal sangue
puzzolenti cenci del Redentore son appese
in questo mondo – cantina dove son circondato
dal Dio - spazzatura e dal Diavolo - rigatteria
da tanto che aspetto qualcuno per liberarmi
a volte mi par di sentir’ del trapestio di sopra
come se nel sonno vedessi il mio alloggio dimesso
che oltre non vi sia null’altro questo è sicuro
ombre dei ratti e a volte una offuscata striscia
di luce sulla parete coperta da nuvola - ragnatela
(1982)