Son rimasto solo.
Dove saranno andati
e perché mai?
A sinistra il vicino
martella dei armi regolari
fuori una fabbrica lenta
ansima aspramente
macchinario nero scrocchia spensierato
e in qualche luogo stanno
avvolgendo una corda infinita.
Il mio lume è acceso.
Sulla parete
l’ombra spezzata – rigida
di una scala intricata
il resto è bianco.
Di sicuro lo starà aspettando
forse l’ombra di qualcuno
si arrampicherà sulle ossa sua.
Di là un caro vecchio nonnino
vigila su di me, vecchio – vecchio.
Guarda senza sosta, ridacchia piano
come si snoda – si frammischia
turbina sempre più velocemente.
Allora mi addormento.