L’ora che si fa sempre più incerta
e lui che rientra da non so che porta
cantando una canzone americana
e mi guarda e
fango rappreso
dice
sulle tue scarpe nuove
e io
i tuoi occhiali
legati con lo spago
come il collo forato
di un San Sebastiano
come il cuore infiammato
di un San Bernardino
lo vorresti bruciare
il bosco dei ricordi
mi ribatte
ma non prendono bene i sempreverdi
quando tutto non era che un gettare
sassi in uno stagno enorme
rinascere
rotolare nel tempo
poi gli anni a coltivare un dente incluso
a spiare una clessidra
che non si regola
non si ribalta
ma tu che fine hai fatto?
Non fa in tempo a rispondere
risucchiato da una quinta
e mi sveglio
colpevole
sudato
e rivedo la via che ho disboscato
a colpi di machete.